Nuraghe-si !!!
Nuraghe Su Reu

11 maggio 2013

Marco, Danilo RR e Antonello Angius.


scrive Antonello Angius:

Non c'era una sola foto su internet e si capisce perchè: la parte che sarebbe visibile dal lato ovest, cioè dal nuraghe S. Elena, è franata, e la parte lato est è chiaramente visibile solo quando sbuchi fuori dalla vegetazione quasi in cresta. Un nuraghe misterioso anche perchè poco accessibile, non essendo vicino a strade e sterrati: ci vuole un'escursione per sentieri ripidi non sempre facili da trovare e seguire, neanche col gps.
E allora ...lunga scarpinata e fatica. Ne valeva la pena? Si. Proprio perchè la zona è poco accessibile, la vegetazione è più intatta e variegata che in altre parti, la natura che resiste all'uomo si sa è quella dei posti difficili, il resto fra agricoltura, pastorizia e legnatico viene quasi sempre distrutto o trasformato.


La giornata era ventosa ma il monte dal lato della salita era protetto, perciò, una volta imboscate letteralmente le moto e alleggerito l'abbigliamento, abbiamo fatto comunque una bella sudata, salvo ritrovare il forte vento in cima con obbligo di cautela sulle rocce.
Fra tutti i nuraghi che ho visto questo è quello sulla cresta più impervia, come un'aquila di guardia sulle valli, pur essendo in linea d'aria a ridosso della costa. Davvero i nuragici nel creare la loro catena visiva tra un sito e l'altro non si fermavano davanti a nulla. La costruzione, a dir poco ardita, è stata adattata anche in questo caso alla conformazione delle rocce millenarie. Peccato che una parte sia franata, credo per cause naturali visto che pietre e pietroni sono ancora li. Doveva essere una costruzione complessa: ho trovato una specie di stele di roccia con una estremità curva perfettamente tagliata e levigata (sollevata e rimessa dov'era, era già franata). A ridosso del nuraghe ci sono, ricoperti di vegetazione, quelli che probabilmente erano dei piazzali per le capanne e la vita sociale di un piccolissimo insediamento, abbarbicato in un posto fascinoso da cui si domina l'area a 360°, con rocce particolari e panorami che rigenerano lo spirito.

Fatica per me superiore a quella dei giri in moto perchè non sono più abituato a questo genere di trekking. Ragion per cui a fine serata, in compagnia solo di Marco perchè Danilo è dovuto scappare, ho divorato una pizza con panna e gamberi + dessert di crema catalana a Torre delle Villette (nota Torre delle Stelle).

Alla fine dunque la fortezza misteriosa è stata espugnata, dopo qualche falso suggerimento "esterno", la corretta individuazione al satellite, lo studio dei sentieri fatto con un mix di intuito e di errori da parte di ciascuno. Buona parte del percorso di avvicinamento, di pendenza trialistica ma senza grossi ostacoli se non la vegetazione, si potrebbe fare fanaticamente anche in moto, cosa però assolutamente da evitare secondo me: sono posti al massimo per i tasselli degli scarponi.

Ora qualche uscita in moto/bici poi ...ci fosse un altro posto del genere, un po' misterioso, da cercare a piedi nella natura intatta, volentieri!

antonello


scrive Danilo RR:

Bella serata di moto+trekking in puro stile trickertrekker.
Solito giro in fuoristrada puntando dritti al waypoint di partenza della camminata. Tutti ben attrezzati, ci liberiamo degli orpelli enduristici e ci teniamo l'indispensabile: maglia a maniche lunghe e guanti per passaggi tra rovi e rami, zietto sfoggia un marsupio gasgas, io tengo lo zainetto acerbis, Antonello i pantaloni da enduro.
Le riflessioni fatte in settimana si sono rivelate corrette e ci ha dato molta soddisfazione arrivare al nuraghe. Tra i tanti che ho visto questo è con la localizzazione più bella, su di una cima impervia a ovest, di difficile avvicinamento e con un microclima incredibile: con un maestrale teso non si stava poi male e, addirittura, si trovavano punti particolarmente tranquilli e riparati. Il punto è cosparso di grandissime rocce in posizioni particolari e merita di essere visitato anche a prescindere dal nuraghe, ma pare che valga la pena di soffermarsi su diversi punti della nostra zona di battaglia.
È un gran peccato che il nuraghe abbia subito una grossa frana, chissà quanto era imponente.
Il rientro, quasi tutto in discesa è stato agevole e veloce, a parte qualche passaggio in sottobosco.
Ottima l'intesa nel gruppo, tutti motivati e soddisfatti (a vedere zietto fare trekking ci si potrebbe preoccupare) sia della camminata sia del successo nel raggiungimento dell'obbiettivo.
Peccato che non avessimo ancora una manciata di tempo x un ulteriore giretto per monti in moto.
Io sono rientrato a casa alle 21,15 senza fermarmi a bere un goccio con gli amici (unica nota stonata della serata). Complimenti ai megalitici uomini che 3.000 anni dopo fanno ancora parlare di loro.
Al prossimo mototrekking, anche se ora ci vuole un pò di sano enduro.
DanRR



scrive Marco:

Mi son divertito molto!!
l'unica preoccupazione era lasciare tutta l'attrezzatura da enduro dentro tre sacchi grigi, il tutto imboscato per bene, sperando di ritrovarla al ritorno...ma per fortuna tutto ok ;)


quindi alleggeriti da stivali-ginocchiere-ecc...tutto e' diventato piu' agevole rispetto alle volte passate che cercavamo come arrivare al nuraghe!

cammina-cammina, tutto in salita, arriviamo in una radura tutta pietre....fai vedere il GPS, fai vedere la mappa, dove siamo...guardiamo sopra di noi ed in cima alla montagna vediamo il nuraghe....BELLO!!!
pero' ci manca ancora molto, si sale in mezzo a rovi e bosco di corbezzoli, alla cinghiale-lento chinati come a cercare tuberi :)
finiamo su un roccione e rami, ne usciamo e vediamo la meta,
giu' per un sentiero (bellissimo!!!) e finalmente arriviamo.

E' purtroppo abbastanza distrutto, e comunque per l'idea che mi son fatto io, ai suoi tempi serviva solo come vedetta, sicuramente vi doveva essere un grosso braciere dove tenere sempre acceso un fuoco per le segnalazioni all'altro nuraghe (unico modo) e in un posto non visibile dagli altri lati;
sicuramente vi era il recinto per i cavalli per le staffette, una cucina da campo, e delle capanne riparate dal vento e freddo dove riposarsi dai turni di guardia.
Impossibile immaginare un qualsiasi tipo di vita da villaggio, il posto non offre nessun confort o possibilita' di cibarsi dei frutti della terra...

Foto di rito, una bella soddisfazione esserci arrivati, impresa non facile !
panorami solo belli, bosco molto primordiale, insomma tutto bello!!!

rientro...molto piu' veloce perche' in discesa, per fortuna col GPS evitiamo di infilarci in un finto sentiero chiuso di rovi, saremmo ancora li' bloccati :) :)
finalmente arriviamo alla roba imboscata, e ci rivestiamo...vengo sgridato perche' ci metto un sacco di tempo per rivestirmi :) ah..ah....

e via, accaldati, affamati ed anche assetati, quindi birra-pizza-crema catalana-caffe'-conto-Kway-metti in moto-a casa :)
ore 22,30 !!!

Alla prossima, Ciaoooo,
Marco







































flora: IPOCISTO cresce solo sulle radici del cisto



tutte le foto di Antonello Angius:
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